Le origini del mondo nella Bibbia
L’interno del Duomo di Monreale è decorato con mosaici di scuola bizantina che ripercorrono gli eventi narrati nella Bibbia.
In questo mosaico Dio crea le due luci che illuminano il firmamento, il sole e la luna, simboleggiato dalla figura del cerchio che rimanda alla simbologia dell’eternità e della perfezione. Dio ha il volto di Cristo per indicare che “tutto è stato fatto per mezzo di lui”, che è il Logos, il Verbo (Giovanni 1,3), così come simboleggiato dal rotolo nella sua mano, che contiene il progetto di Dio, il quale fin dalla creazione ama l’uomo e lo chiama alla comunione con sé.
Guarda il video sul primo racconto della creazione
Il genere letterario di Genesi 1,1-2,4a non è storico e nemmeno scientifico ma sapienziale. Quindi la creazione in sei giorni è uno schema letterario con un preciso significato simbolico e teologico.
Schema letterario con le miniature della Bibbia di Sauvigny
Antica cosmologia ebraica
Il primo racconto biblico della creazione (Genesi 1, 1-2, 4a) cerca, in particolare, di rispondere alla domanda “chi è l’uomo?”.
L’uomo nel racconto della creazione è posto al vertice e fa il suo ingresso sulla Terra nel sesto giorno, dopo che Dio ha creato il resto del cosmo (Genesi 1, 26). Dopo aver creato l’uomo a sua immagine, come «maschio e femmina», Dio constata di aver fatto «cosa molto buona». L’uomo ha in sé il sigillo divino: è «immagine di Dio».
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